di Gennaro Lepre, 7 maggio 2020
Ritengo spropositato l’allarme suscitato dai nuovi contagi registrati presso il tribunale di Napoli di cui si è appreso in questi giorni, giustappunto nel corso dell’accavallarsi più recente delle disposizioni dei vertici giudiziari in vista della ripresa dei processi civili e penali. Non per aggiungermi, in alternativa, al coro delle sacrosante proteste contro l’emarginazione reale del diritto di difesa attraverso la spersonalizzazione telematica del processo penale: a mio modo di vedere tali proteste mancano infatti di trarre le conclusioni cui dovrebbero pervenire. Mi riferisco alla funzione giudiziaria intesa come servizio pubblico essenziale e a ciò che discende da tale concetto anche in regime di emergenza sanitaria. Esso ha imposto nelle scorse settimane il sacrificio addirittura della vita a medici e infermieri; ha esentato da qualsiasi chiusura ed esposto così a rischi di contagio assai maggiori non solo gli operatori commerciali nel settore degli alimentari, ma anche ferramenta e persino tabaccai.
Comments